Ecobonus 2020: incentivi per l’edilizia

Ecobonus 2020 è la nuova detrazione pensata per l’edilizia. Lo scopo primario è quello di puntare alla riqualificazione energetica, incentivando, in tal modo, tutti quei lavori che riguardano edifici già esistenti su cui installare impianti che sfruttino fonti di energia rinnovabile.

Infatti, la Legge di Bilancio per il 2020 ha confermato fino al 31 dicembre del corrente anno la detrazione fiscale applicabile agli interventi previsti dall’Ecobonus. Tale manovra è sicuramente utile per incentivare gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici. Investire nel settore dell’ecosostenibilità è sempre una scelta saggia non solo per salvaguardare l’ambiente, ma anche per ottenere benefici in termini di risparmio economico.

Cosa prevede l’Ecobonus 2020?

In base a quanto stabilito dalla Legge di Bilancio di cui sopra, i contribuenti che eseguono interventi mirati all’aumento dell’efficienza energetica di edifici già esistenti possono detrarre tra il 50% e l’85% dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) o dall’imposta sul reddito delle società (Ires), in base alle caratteristiche dell’intervento. La detrazione va ripartita in 10 rate annuali di pari importo.

Chi sono gli interessati?

L’agevolazione Ecobonus 2020 è rivolta a tutti i contribuenti, residenti e non residenti, che possiedono l’immobile oggetto di intervento. Più nello specifico, possono fruire di questo incentivo:

• proprietari dell’immobile;
• titolari di un diritto reale sull’immobile;
• condòmini (per gli interventi sulle parti comuni condominiali);
• inquilini; 
• comodatari.

Inoltre, la detrazione può essere fruita anche dal familiare convivente con il possessore o il detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado).

Quali sono i vantaggi dell’Ecobonus 2020?

I vantaggi che garantisce l’Ecobonus 2020 derivano principalmente dalla detrazione dalle imposte, che varia dal 50% al 85% della spesa. Queste agevolazioni includono anche i costi per i lavori relativi all’intervento di risparmio energetico, oltre alle prestazioni professionali necessarie per realizzare l’intervento stesso al fine di acquisire la certificazione energetica richiesta.

In particolare, dal 1° gennaio 2018 la detrazione è pari al 50% per le seguenti spese:

• acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi e di schermature solari;
• sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A. Invece, se oltre a essere in classe A, sono anche dotati di sistemi di termoregolazione evoluti, è riconosciuta la detrazione più elevata del 65%.
• acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili.

Quali detrazioni per gli edifici condominiali?

Misure diverse sono previste, invece, per gli interventi effettuati sulle parti comuni degli edifici condominiali. In tal caso sono previste detrazioni più elevate. Tale incentivo dipende dall’ammontare complessivo non superiore a 40.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio.

Per gli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali che si trovano nelle zone sismiche 1, 2 e 3, finalizzati alla riduzione del rischio sismico e alla riqualificazione energetica, è prevista una detrazione ancora più alta:

• 80%, se i lavori determinano il passaggio a una classe di rischio inferiore;
• 85%, se gli interventi determinano il passaggio a due classi di rischio inferiori.

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