Fase 2: ripartire con la bioedilizia

Fase 2: ripartire con la bioedilizia

Fase 2: ripartire con la bioedilizia

La Fase 2 rappresenta per l’Italia un trampolino per tentare di ripartire più forti di prima. Certamente, non sarà facile per tutti, soprattutto in virtù delle numerose norme da rispettare, che per molti potrebbero significare cambiamenti in termini di orari e modalità lavorative. Però, quel che adesso conta è ripartire e l’Italia lo fa mirando a nuovi “superbonus“, tra cui Ecobonus e Sismabonus, che possano incentivare una serie di lavori nel rispetto della sostenibilità e dell’ambiente.

Il ruolo della bioedilizia nella Fase 2

Con la Fase 2 il governo italiano mira a cambiamenti sostanziali anche nel mondo dell’edilizia con risvolti nel lungo termine. Parlare della bioedilizia adesso è il miglior modo per cercare di aiutare non solo l’economia nazionale a ripartire, ma anche il nostro mondo, che con la riapertura delle fabbriche e l’inquinamento stradale subirà un’ulteriore grave colpo post Covid-19.

Cos’è la bioedilizia?

Per bioedilizia si intende la progettazione e costruzione di edifici che siano in grado di rispettare la sostenibilità ambientale. In base a ciò, sarà necessario ricorrere a materiali da costruzione naturali e a tecniche con basso impatto ambientale ed energetico. Minimizzare l’impatto ambientale delle costruzioni implica la volontà di realizzare un edificio totalmente ecosostenibile fin dalle sue fondamenta. Esempi di bioedilizia sono:

  • illuminazione naturale, che riduce il consumo di energia elettrica rispetto a quella artificiale;
  • pannelli solari fotovoltaici e termici per il riscaldamento dell’acqua e la produzione di energia elettrica;
  • climatizzazione naturale, che riduce sia la spesa che l’inquinamento dovuto ai classici sistemi di riscaldamento e raffrescamento.

Dunque, in termini di costo, questo come si traduce? Con un aumento dei prezzi, in quanto se da un lato questo tipo di lavori riesce a garantire valorizzazione e rispetto del territorio circostante, dall’altro non può assicurare prezzi bassi, ma sicuramente rispetto all’edilizia tradizionale, la bioedilizia fornisce un maggiore risparmio energetico, in termini di ricavo da parte di chi investe nei lavori “green”.

Fotovoltaico al 110% tra i superbonus della Fase 2

Con il Decreto Rilancio 2020, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, arrivano importanti novità anche per quel che riguarda il fotovoltaico, che rientra nella macro area della bioedilizia. Per la Fase 2 l’Italia punta all’installazione su ampia scala di impianti solari fotovoltaici agevolati con il superbonus al 110%. Aiutare il pianeta con pannelli che sfruttano l’energia solare per produrre energia elettrica mediante il cosiddetto “effetto fotovoltaico” quest’anno sarà più semplice grazie agli incentivi proposti per tutti quei lavori aventi come oggetto la riqualificazione energetica.

Seguiranno aggiornamenti sulla questione dei superbonus così da poter fornire con maggiore chiarezza approfondimenti in virtù del nuovo decreto legge.

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